carro, et giuntivi due animali et quelli punti alla lor voglia, li lasciassero andare, et ove si fermassero, quivi al santo corpo la sepoltura fatta fosse. Et ciò volle Iddio che in questa maniera si facesse per più chiaramente manifestare de’ miracoli suoi, come che abbia di quegli che altramente questo miracolo raccontino. Giunti adunque ad un carro una vacca et un vitello figliuolo di quella, et sopra postovi il santo corpo, li lasciarono andare; i quali a Ceneta nel portarono, ove onorevolmente il corpo di San Tiziano fue seppellito, et allora il vescovato da Uderzo a Ceneta si trasmutò. Così adunque dico che far debbiate ancor voi, acciocchè dove a Dio parrà che il corpo di Berto meriti d’essere seppellito, ivi si seppellisca. Anzi direi che non sopra d’un carro, ma per più umiltà sopra l’asino suo, de’ fatti suoi consapevole, et col quale egli parte della vita sua ha trapassata, si mettesse là. Agli uomini tutti parve che questo buon consiglio fosse, perchè preso il corpo di Berto, et quello sopra l’asino suo ben legato,