Pagina:Brevio, Cademosto - Novelle.djvu/47


29

parte sepoltura alcuna onorevole non avendo, oltre che v’aveva di quegli che una chiesa a nome di San Berto volevano che si facesse dubbiosi stavano di ciò, che del corpo di lui far dovessero. Et per avventura non si sarebbono ancora accordati, se il loro parrocchiano non vi si fosse interposto, il quale fattili venire nella chiesa, così lor disse: figliuoli miei, io mi ricordo aver letto nel libro del catalogo de’ Santi, come venendo a morte Santo Tiziano vescovo di Uderzo, i parenti suoi, udita la novella, quivi sconosciuti subitamente vennero: et imbolarono il corpo di San Tiziano, et a Città Nuova, già Eraclia detta loro patria, nel portavano: ma essendosene avveduti quelli che n’avevano la cura, armati uscirono loro addosso. Et mentre gli Eracliani per tema no ’l popolo tutto di Uderzo, il quale già quivi traeva a furore, li corressero, d’andarsene pensavano, apparve loro un vecchio in vista grave et venerabile molto. Il quale fatte riporre le armi, et paceficatili, volle che il corpo di San Tiziano fosse posto sopra d’un