una picciola novella mi piace di raccontarvi: alla qual venendo, dico che egli fu, non è ancora lungo tempo passato, un frate de’ vostri Carpigiani dell’ordine dei Minori, giovane, et per avventura più ardito che scienziato, il quale di divenire un grande predicatore desiderando, prima per isgrossarsi una quaresima in una villa, un’altra in altra, come tutto dì veggiamo fare a’ frati, predicando n’andava. Ora avvenne che essendo egli ito a predicare una quaresima alla Guardacciuola, villa posta sopra Po, più da mugnai che d’altra generazione abitata, venuto il santissimo giorno della ressurrezione di Jesu Cristo, lume et salvezza de l’universo, essendosi più volte il parocchino, come quegli che la scellerata et disonesta vita de’ suoi popolani odiava, seco doluto, che egli de’ lor vizii, come si conveniva, loro sgridato non avesse, volendo il buon frate Niccolo, che così era detto il frate, soddisfare al Sere, acciocchè alla partita sua egli una buona pietanza gli desse, pensata una sua favola il dopo desinare, sendosi