tornare addietro et disse: tu se’ ostinato et pazzo, e’ ci saranno testè addosso, i’ me ne voglio andare: et partir volevasi; ma il conte per la mano presolo, quella stretta tenendo, non lo lasciava. In questo sopraggiunto lo Schio et il cavaliere udendo lo bisbiglio che costoro facevano, disse lo Schio: Compare sta cheto, io sono lo Schio. Camillo ciò udendo et sognar parendogli, disse: come che tu sei lo Schio? Et se tu se’ desso, chi è costui che vien meco, et hammi per la mano, et chi ė teco? Non ti curare, disse allora lo Schio, e’ sono amici nostri, et tosto li conoscerai, et chetamente della casa usciti, al campo degli Eremitani se n’andarono: quivi sopra l’erba fresca a seder postisi, lungamente de’ loro amorosi diletti con gran piacere di tutti quattro, ma più dello Schio et di Camillo, che le loro donne avevano la notte in braccio tenute, ragionarono; et già il nuovo giorno appressandosi, alli loro ragionamenti fin ponendo, chi qua et chi là, tutti alle loro case tornando, s’andarono a riposare. Lo Schio indi a