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NOVELLA II.
Messer Antonio Bagaroto ama monna Lucrezia, la quale di lui non curando, con uno amico del detto M. Antonio segretamente del loro amore si gode: finalmente per mezzo del detto amico è posto in grazia di lei, et ne divenne possessore.
Nobilissime et graziosissime donne, non è dubbio alcuno che se alle leggi amorose riguardar vorremo, conosceremo quelle essere tali et di tanta potenza, che non solamente quelle dell’amistà, ma molte volte le divine rompono: onde io estimo che siccome infinite sono le insidie dello ingannevole amore, cosi senza fine meritino esser lodati coloro, i quali rielle fiamme sue strabocchevolmente caduti col freno della ragione, le santissime leggi dell’amicizia osservando, hanno i loro focosi desideri et non sani pensieri temperati: il che come un gentile et valoroso giovane, ardentissimamente amando, facesse, intendo di raccontarvi.
in Padova, antichissima et nobilissima