lui per addietro per amor di lei fatte niente avergli giovate, prese per partito di tentar quella via che non mai o rade volte suole fallire, come che le donne tutte per esser buone et sante reputate se ne facciano schife, et ne siano, come gli asin dei popponi: perchè accortamente messole in mano messer Cresci, quella con la sua per buona pezza tenne stretta. La donna tutta arrossita non poteva et non ardiva lasciarlo per tema di non essere scoperta; et sentendolo sodo et bene ad ordine, quasi che di soverchia dolcezza non isvenne. Messer Ermete accortosi che a monna Camilla piaceva il lavorio, a’ fatti aggiunse le parole, et dopo averle ricordato la lunga sua servitù, et lo ardentissimo amore, che egli portato le aveva, umilmente la pregò che lui per suo amadore accettasse. Monna Camilla, la quale s’aveva posto in cuore di non consentirgli giammai, dalle dolcissime parole di M. Ermete pietosa fatta, promise di farlo contento; et posto ordine di trovarsi insieme il giorno seguente in casa A’ una lor comare, così fecero, ove lieta-