mento. Pure perchè siamo sempre per ubbedire, ogni vostro desiderio e volontà sarà osservato; ma quando Galeazzo ne avesse mille, vi si potrebbe stare per l’una e l’altra parte. Alli quali il padre posticcio rispose: or hasta, io voglio così, abbiate pazienza; io non posso mancare per molti rispetti alla vera e frequentata servitù con venti quattro anni di Galeazzo. A cui essi risposero: certamente, padre, che voi ci fate torto. Alli quali Galeazzo mezzo che sdegnato, disse: voi andate cercando di farmi adirare, e che io mi levi questa berretta di capo, et esca di cotesto letto. Li quali udendo l’ultima intenzione del posticcio padre, mal grado loro, non feciono più parole. L’onde esso fornito l’astuto testamento, il quale in parte e non in tutto ad Angelo et Alberto non piacque, perocchè essi dissero a Galeazzo: veramente tu ti sei verso noi con molto inganno, e come a te è piaciuto, diportato; cosa che mai non avremmo creduto, non che fatta, ma pensata avessi. Onde non poco ti sei dimostrato esserti di noi fidato, ordinando tu medesimo in cotal guisa ogni