a confortare et pregarla che più non piangesse, fra’ conforti abbracciandola et togliendole amorosi basci. Et poi che racconsolata et lieta alquanto la vide, col piacer di lei spogliatosi, entrò seco nel letto, ove l’uno dell’altro lunga pezza diletto prese. Et quanto a ciascuna delle parti la cosa aggradisse, non è da dimandare. Li loro dolci basci et cari abbracciamenti furono quella notte senza numero. Et Ercole al fine stanco et non sazio, essendo già l’ultima stella per dar luogo al sopravvegnente giorno, volle partirsi. Et riabbracciando et basciando la sua Laura, dolcemente la prega che l’amor del cozzone debba dimenticare, et con calde parole le conchiude, che quando ella di più non avere con esso dimestichezza non si disponesse, egli dell’amor che le portava sforzato, potrebbe far cosa che poi gl’increscerebbe, et che per il minor male che n’avvenisse sarebbe l’uccider il cozzone. La giovane mostratasi in viso quanto più potè di buon animo, et paurosa nondimeno che questa cosa a luce non venisse, di