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Sopra tutto poni ben mente ch’io non ti do queste Novelle, affinchè tu profitti de scurili argomenti onde sono intessute, per isfiorare il pudore dagli animi giovanili e fare fascino all’innocenza; ma solo per soddisfare all’amor tuo verso il bello nostro idioma, eper darti un libretto accomodato al tenore di vita che a te e a tutti del BEL PAESE è pur forza condurre. E qual altro libro poteva essere più acconcio a miei cittadini di un libro di Novelle? Doveva io dar loro ammaestramenti morali? Ma gl’Italiani sono già da assai tempo specchio di morali virtù, e segnatamente di pazienza. Offerir loro massime di mesta politica? Ma a taluno pare che ciò sarebbe come concedere a Ferraù la bella Climene dopo che Rinaldo ebbegli fatto quel brutto sfregio. Forse tu avresti desiderato Istorie, o ch’io tifacessi volgare qualche nervoso libro straniero; ma cotali opere, o mię benvoluto, ti terrebbono troppo desto,