Pagina:Brevio, Cademosto - Novelle.djvu/155


49


fussero nell’ultimo suo termine d’esso Galeazzo, et quello che a lui promesse di fare così agli altri dui, da per se l’un dall’altro, promesse. In modo che con questa falsa credenza fu da indi in poi sempre da essi ben veduto et accarezzato. Il quale dopo quattro giorni al suo compare Angelo ritornato con li danari, ringraziandolo che di tanto dispiacere con il suo ingegno tratto l’aveva, narrandogli che li figliuoli, veduto ch’ebbero li danari, della loro ingratitudine si cangiorno, divenendogli cortesi et grati, tal che, come a gara facevano, a chi più piacer far gli poteva, et al suo compare restituito i suoi danari, del suo tanto amore et fede che dimostrato gli aveva, obbrigato perpetuo se gli offerse. Dopo non molto tempo avvenne che il vecchio padre gravemente infermò. Il qual poi da’ figliuoli era atteso et governato con quelli opportuni acconci che tenuti erano; ma non forse tanto per vero amore et debito cui obbrigati stavano di fare, quanto che la speranza d’avere il danaio li faceva solleciti et amorevoli.