polli bene arrostiti et allardati, con quattro pani freschi et bianchissimi, onde presso ogni suo dispiacer si dette a ridere et a mangiar con li suoi cagnoletti et scaldarsi. Et di quelli che portato questo ristoro gli avevano, non si curò più oltra, attendendo a godere con la pioggia et la disgrazia delli duo sciagurati la sua buona sorte, con speranza che tosto si facesse giorno. Perchè non appena cominciò apparir l’ultima stella e dar luogo la notte, che fuori si sbucò, senza altrimenti aprire chiavistello alla porta; e dove che ei si andasse, non vi so dire. Et ancora chi volesse sapere il successo della dolcitudine del mele che lo speciale desiderava d’avere, nè anco questo vi so dire. Et se alcuno altro via più curiosamente volesse intendere come avvenne, et a che reuscitte quell’ altra dolcezza melata et zuccherata del frate che venne a coda ritta, et della sua drusa con il paniere pieno di buone cose et lei di molta foia, nè men cotesto vi posso dire. Ma vi basti sapere che il frate era frate, et la donna non era donna, ma puttana.