in cotal modo: ch’avendo, come abbiamo detto, la Antonia, cognata del sellaro, dato Gioanni suo figliuolo per servidore, et ritoltolo da Lattanzio, a cui agramente incresceva di perderlo, avendolo tenuto per molti mesi, et ne’ tempi della carestia nudritolo, et addrizzatolo assai bene a servirsene, et apparatoli di leggere et scrivere; onde più volte Lattanzio, dimandato alla Antonia quello che di Gioanni fosse, la qual rispondeva, come meravigliata, che veduto non l’aveva, di ciò seco fingendosi dolente. Pur esso non cessava d’andar spiando per ritrovarlo, dubbioso che li soldati forse non gli l’avessero sviato, però che Roma allora ne stava piena, et atteso che il garzone era disposto et agevole per poter passar per mezza lancia spezzata. Ora, abbattutosi un giorno in ponte Lattanzio, et Gioanni, che andava a comperar delle frutta per il suo Monsignore, Lattanzio gli disse: vien qua, ghiottone, dove vai? et perchè ti sei fuggito da me? et dove stai? Rispose che sua madre l’aveva acconcio con un uomo dabbene che