al suo figliuolo. Et ancora l’Antonia cognata del sellaro, per ricompensa et amore della prepositura data al suo figliuol Gioanni , altresi gli donoe quattro camiscie di bella cortina, et alcune paia di faccioletti lavorati a meraviglia al suo Monsignore. Et tutto che cotesti doni fussero bassi al l’altezza d’un sì fatto uomo, nondimeno accettavagli volontieri, per non mostrarsi altiero nè superbo, promettendo loro molta speranza di futuro bene. Ora peggio con questo n’avvenne, che ’l stolto sellaro, più pazzo che savio, il giorno vegnente che Monsignor de’ Barri dinanzi aveva fatto il suo testamento, si vendè una vigna ch’aveva di costa su a san Bastiano, per ducento ducati, che al minor prezzo era stimata presso che trecento, et appresso gli stromenti et mobili di bottega, parte a chi donoe, et parte a chi vendè, acciocchè non avessero a mancare le delicate vivande, nè a chi Monsignor servisse. Onde avvenne che la provvidenza d’Iddio, che mai alcun male non lassa impunito, la scelleraggine di questo rubaldo fu scoperta