Pagina:Brevio, Cademosto - Novelle.djvu/123


17


il quale lietamente mi rispose di volerlo esaltare et farlo uomo, et che in ogni nostro bisogno non è per mancarne, sempre farci cosa che ne fia a grado. Onde sono più che certo, facendo quello ch’io ti scrivo, che renunziarà qualchedun dei suo’ benefici al tuo Marc’Antonio. Sappi che con esso seco tengo stretta amistà et servitù, il quale in casa qui meco è per più di venti giorni albergato, et sempre mi son sforzato farmi alli suoi piaceri più largo che lungo. — Fabbricata adunque il falso rettorico la colorata epistola, fece capo in sul far della sera in piazza giudea, et ad uno di quelli giudei si vendette un suo vestitaccio di poco valore et il resto che indosso si portava, et compratasi una camiscia sottilissima, così senza altro se la misse, et ciò per dare maggior credenza a quello che s’avvisava di voler fare; perchè quando fosse venuto con quei cenci, et con una sì fatta camiscia grossa che si portava, non avrebbe avuta alcuna faccia di verità la giottonaria che s’avvisava di fare. Per il che, d’intorno poi a