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NOVELLA II.
Antonio da Piperno, indegnamente prete et barro, si fece fare una lettera in raccomandazione da Angelo romano, quale abitava in Napoli , a Luca sellaro suo fratello in Roma; la qual non parendogli scritta con quello inchiostro che egli desiderava, ne contraffece un altra a suo modo, dando ad intendere al pecorone sellaro ch’egli era il cardinale Adriano che già andò in Turchia, in modo che lo fece star forte in molti fiorini, insieme con altre persone.
Mai non mi venne desiderio, non che pur pensiero di scrivere istorie, nè men faole o novelle, salvo che ora. Nè so da che spirito mosso mi sia; conoscendo che delle istorie, il più delle fiate, siano rimproverati et biasmati li diligentissimi et accorti scrittori, dicendo, che come a loro è piaciuto et piace, hanno scritto et