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dou e hora Turcello,, dipòi eftèndodiftrutta acjuÌ leia da Totila,e Padoua con alcune altre città vicine ^ tutti quei popoli fuggendoci le’lorpatrie, vennero ad habi tare à Veneto,doue continua méte ampliandolodi mura,epal"zzi iupeibi accrefcé dolo è flato detta Venetia, quafè; fitta vnadelle piùnobilifsime,& preclarifsimejéittà, chèhoggi in tutto il Mondo veramente foVede ri!uftrare,di fortecheper tuttol’vniuerlbàgioria d’italiani, ne rende miracolofamente fplendore. Padova fuda AntenorPrineipe Troiano edifieata,& fu già fi grande, & potente, che affai voi te gli forno numerati ile. mila huomini Artnati,& nei tempo de Romani alcuna volta forno infieme 5oo.caualieri,li quali con l’Arme,eTefo ri Tempre la cófèruornojvenendogià Attila Reco tro à quella, quali tutta la disfece, & abbruciò, e li cittadini di Kauenna la redificorno, edop<> que fio gli Lombardi la disfeciono, fpenti poi li Longobardi da Carlo Magno fu reintegrata; & dipoi Ezzelino da Romano ne fu Tiranno, e laspogf o di cittadini, & de i beni, e come fu morto, uenr é fuggetta alla degna famiglia di Carrara, & da quella fo reintegrata, & ornata nobili(simamen-< re, & li fece tre cerchi di muràglie, & li edificof* no vnobellifsi mo,& digriilsi mo Palazzo, il quale à cafo divido prefo, e abbruciato fu reedific alò B 3 da