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Parte II. Cap. IV. 91

Per terzo ovata’gìà i’cfif’rcnza di un Dio perfettiflimo, d’infinita Bontà, e d’infinita Giufiìzia come provam. mo nella Pane Primd al €0.111.), .fe n’infcvifce chiaramente ’cbe l’Animc fono Immonaii. Noi vediamo in quefio Mondo tanti Giufii umiliati e tribulati, ed aH’incomro tanti Iniqui efaltati; dunque {e Dio è giufio, vi ha da efiere un’altra vita,. nella quale abbiano ad efiere premiati i Giufli, e cafli’gati gl’Iniqai . Dimanda Geremia al’Signore (Cap. IZ" v. 1.): «fuflm’quidem tu e: Domùze,.quan m’a impiorum profpcratur Evifponde, che Dio toilm’a .quefì’ empirici]: prefenre vita,. ma conforme i capretti-poni nella rete fi’. rifir-bano al macello, così Ein rifèrba- gli fceilemì ai cafiigoeterno metratura. vita, comevistime della fu‘a infinita Giuflizia . B zciò non è foia. Rime dogma dellaRel/igion-Crifiiana, ma femimenuo comune anche degl’antichi Gentili . Cosl- de’ Greci venne Omero, Efioda, Pinagom,-Zcrwne,