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66 | Contra i Deisti. |
aggiunte (come alcuno volesse opponere ), ed inserite ne’ suo libri, certamente gli Ebrei, i quali negano la venuta del Messia, e da’ quali queste Scritture sono a noi pervenute, certamente le negarebbero, e notarebbero le mutazioni, e false aggiunzioni fatte da’ Cristiani. Ma gli Ebrei non le negano: solamente essi sconciamente le interpetano a loro capriccio per altre persone, e non per lo Messia: opponendosi in ciò a’ Rabini che furono prima di Gesu-Cristo, i quali senza dubitarne spiegarono tutte queste Profezie del Messia, secondo credono i Cristiani, come dimostrano l’Oezio de Demostr. Evang. ed il Calmet nella sua Dissertazione del Messia.
Vi è per prima la Profezia di Giacobbe (Gen. cap. 49.) che dicea così: Non auferetur sceptrum de Juda, et Dux de fœmore ejus, donec veniat qui mittendus est; et ipse erit expectatio gentium. In questa Profezia dunque si predisse che ’l Messia sarebbe