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Parte I. Capo I. 23

ro Spirito, ma solo eminentemente, perchè in Sè contiene tutte le perfezioni della materia, in quanto all’esser di lei. Per secondo, qual matto mai potrà credere, che il caso ch’è cieco, e non ha nè ragione, nè ordine, abbia potuto dar ordine, ed un’ordine, così stabile alle cose di questo Mondo? al Sole, acciocché faccia sempre stabilmente il suo corso in ogni anno, ed in Ogni giorno? agli Uomini ed a’ bruti, acciocché generino i loro parti sempre della steffa specie? agli arbori, acciocché produchino sempre le stesse frutta, e sempre nelle medesime stagioni? Cicerone deride questi sciocchi, che vogliono composto il Mondo a caso dagli atomi, dicendo: Si Mundum efficere potest concursus atomorum, cur Porticum, cur Templum, cur Domum, cur Urbem non potest, quæ sunt multò faciliora? lib. 2. de Natura Deorum. Onde parlando poi questo medesimo Gentile dell’ordine ammirabile, con cui si veggono rego-