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130 Parte II. Cap. V.

rimorso. Colui che s'induce a dubitare deil’ultimo Articolo del Simbolo, Credo Vitam aeternam, sta vicino a dubitare anche del primo, Credo in Deum. Se non tollero altro, che probabili o dubbie le Verità della nostra Fede, l’Esistenza d’un Dio Rimuneratore, la Morte del corpo, l’Immortalità dell'Anima, l’Eternità delle pene: pure dovressimo attenerci senza meno alla Religione pìù sicura, perché si tratta di Salute eterna, in cui se si erra, e s’è vero ciocchè la Religione Crisitiana insegna, non vi farà in eterno più rimedio all’errore. Ma nò, che quelle Verità non sono dubbie, ma certe ed evidenti; poichè, sebbene i Misterj della nosira Religione non sono a noi evidenti, ma oscuri, mentre in ciò consiste il merito della Fede, in credere quei che noi non comprendiamo; nondimeno è evidente che questa è la vera Fede, e che son certe le cose ch’ella ci Propone a credere. Questi miserabili Miscredenti,che