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Parte II. Cap. V. 129

l’amore alla virtù ’, e l’orrore al vie zio. Ma perchè ( dicono gl’Incredu« li ) quelle Verità che a voi fon chiare, a noi fon nafcofie? Perchè ( ri. fpondo ) i vizj ofcurano la mean . L’occhio vede, ma s’è coverto da una benda, non vede più, per quanto grande fia l’a luce che rii‘plenda, Chi lafcia i vizi, non ha difficoltà a ben credere; Ma non può mai ere. der bene, chi vuole mal vivere . Chi mal vive, fi fa Tuo interefTe il non credere, per ‘peccare fenza rimorfo’, e così fa regolarfi dall’7 inrerefi’e, nor: dalla ragione . Non v’è Raro mai chi ha negato Dio- e le fue Verità, prima di ofiÎend.erLo-.’U penfiero- de’rgnRighi del peccato impedifce il’godere‘ liberamente i piaceri vietati nella ’via ta preferite; Ond’"è che chi vive- ne’ vizj,facilmente brama che non vi fia cafiigo per chi mal vive; ezdai brama< re che non vi fia, facilmente pafia a credere che non vi fia, almeno a porlo in dubbio,- per peccare con meno