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Parte II. Cap. V. 121

già intendergli . Sappiamo che Dio èperfettamente retto, ciò dee bafiarci per venerare tutti i fuoi Divini giudizi . In tutte le fcienze umane vano i principi certi, e le difficoltà intri’cate 5 e non perchè alle volte noi non l’aprcmo i’ciogliere‘a‘lcune difficoltà , perciò p0trem0 negare la Scienza , o i fuoi principi. E poi nelle difpcfizioni della "Divina Providenza, ìfaite da una Mente infinita, perchè non fappiamo noi conofcer la ragione di alcuni avvenimenti -, perciò pocremo Anegare i principi con evidenza già c0nolciuti, cioè l’Efifienza ’di Dio, la Religion rivelata, l’Immortalità dell’ Anima, e l’Eternità del premio, e del gafiigo dell’altra vita?

Se Dio non può comprenderfi, perchè è infinito, neppure può còmpren-’ derfi la I’ua infinita Sapienza e Rettia tudiue; e per confeguenu non poflbno comprenderfi i fuoi configli intorno al governodcll’Univerfo . Se .un’ ignorante ( dice ’S. Agofiino ) entras-