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110 | Contra i Deisti. |
rio alla. eag‘ìone, e la ragìònelihefina; ea al. mele e Dio per ’l’a filarinfinìea Bontà. n’ou lafciòv di rimediare ai qua. Ra difgrazia, e. mandòv il fuo Fighe a fbddìsfare per i: peccati degli» Uomini, e ad ottener loro per. i. Meriti-’d’un (al? Redentore l‘ewgrazi’e per Ben‘ vivere ,\ eperfalvurfi. .’ E con ciò" feceDìO conofcere così l’Amore che portava all’Uomo, comefanche la {ha infini-I: ra Giufiizia g condannando 3F: fuo“Fi-:_glinol’q alla morte per le colpe ideglìî Uomini;,.=ed> infieme la {un infinieai Sapienza, trovandò‘ ’ummodo-sì ammi.‘ rabile, per rendere e pienamentefod-îdisfatda la fua Giufiizia, e pienamen.4« tc’. rimediata la rovina dell’Uomo, ca-x ginnatagli dal" fuo.-peccato.
Or dopo cìòeome pofl’ono dire gl‘ In. creduli, che non fi accorda colla Bontà,,di Diolapermifiìone di taneì peccati; e? della annazionezdiltami UominìPMz " come,maì, (- rifpondò‘ )- porca far DÀQ meglio, conofcere agli Uomini la Bon- Vad“ha IP" Cm? Qual maggiore di-