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Parte II. Cap. V. | 109 |
suoì Attributi; onde le pene eterne de’ Reprobj, quantunque nella fine de' secoli non saranno utili nè per essi, nè per gli altri, saranno bensì utili per far risplendere l'ordine della Divina Giustizia.
Oppongono «per-ultimo collo fiefi’q Jîajle:’ Ma come siaccorda colla Beni tà di Dio.“permettere i_ peccati, e13" dan‘na’zion‘e di anni miferabifi? 0‘ Djo’, noi: ‘pùò‘ impedire tam-i mali," e “non‘èOnnìpotente ; .o:non vuole ìmp’e-J dirgli,- ed ’è un - crudele .. Si rifponde:7 Dia-creò ril rimo‘uòmo‘ Adàmo r‘erî lo, col fenlgrlbggetto alla ragione," e colla ragione, foggetta a‘ Dio; ma lo‘ crcò‘ libero, s‘z»c,he»._p0tefTe a fuo ar; bitrio apfigliarfi al! bene, o ’al maIeJ; Adamo» 1‘ fervì- in male di quefia lì, bert’à col peccare, e’dìfubb‘ìdìre a’ Dio;’e.con tal peccato tirò fovra dif sè ’,’e de’fuoi Discendentì un’im‘m’en-j fa rovina, poiché fin d’allora reflò‘ metà dìfbr’dinata’ la Natura’umana’, ’l’3 intelletgq . ottenebr’ato, ‘ìl contra-