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108 | Contra i Deisti. |
che lo flefl’o Apoflolo‘dichiarach’e ip‘ canto i Reprobi fi chiamano morti, in quanto fon privati per’fcmprc della sifiu gdi Dio,ve condannati" alle 99; ne eterne: Pmnas Kdabunt in interim eterna; a fan": Dmini., 2-. Tefl’. “12.1.
Ma..,diqe l’empio Bzxylr: Le pene [i ggfijpnifcqnouger l’emenda de? Rei, p» pure,-pcr .efempio., degli altri; onde 3A che, fervc. il {ormentarca in eterno ì Dannati, .dopo glie, non,vi farà più{pgrayza‘nè della loro emenda nè dell‘; efgmpio per gli altri?,.. Si riprnd’e per 1.;th alcuhr pene! fon mcdiCinali, altre,vcndicatiVein cafligo della colpa-q Per 2,...Ìche la (addetta. regola corre; .ncÎgiudizj che fanno gli; Uomini -, nonj già‘ig quelli .di‘Dio: Il Giudice umaq’ no, ngllp kpcpe .Ìxiguarda ufOlO iL ben: dgllaxîgcpubblica,e —_perciò nel cafiìqare‘non altro intendcxhe lÎemenda c? Rei, 0.l’.;fempio_dc.gli altri; ma Diphinpupire i Dannati, non (ole ìgùgda,l’emcndg; .l’cfex’npioima princi,, 93,1gignsq ingaggia); manifcflazio?ne de'