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106 | Contra i Deisti. |
sermone non obbliga“ ad‘iakm {inser- ‘jietrazione; il che non'èlel aofiio e146, ma dee eoncluderfi tutto l’01» yoflo da ciò che di fovra s’èdeno.
Opp'engono-per mi} pafl'o di S.Pao. lo {Condufit DG“! omnia in increduli-- Mah, m mia!» xmifimmw. Rom. Il. 3a. Onde vogliono ricavàrne, che la pene de’Dannati non faeàeterna.Ma fpiegaîs. Agefli'ao, intenderfi il l'ud- detw teflo, non già delle mifizrîco‘r. dia da —ufarfi va’ Dammi, ma che Ida dio ficeome ha- uhm mii’erìcordia- a' ‘ Gentìbi , rco’s) P uferà agli Ebrei in: chi-amargli afla Fede .
Oppongono per 3. che conviene lemìpzngbio {mare li Uomini- in. eremo,‘—'-mehne' a quc o fino glishe. creati : ma per la Ma hgione non conviene alla Divina Bontà» il dm. m‘rgli in eterno; Si rifponde coni-a T'ommafo ( h'b. 3. mera Gemu‘up. 33. ) che febbene Dio ha cui" Uomini per l’ eterna felicità , -non f- mno h‘ voluto eh‘ eglino’ l’acqui-