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100 | Contra i Deisti. |
ritano, anz‘ì fpeiîoî vedon’fi‘àeflì ne’benì eflemì più profperati che i Giufii. De» ’ciò fi-Icoi’ge che quefia Terra ’è’ luogo folameme di merito, e v’è un‘ altra vita, dove Dio premiaì fuoi fedeli; e cafiiga .i zrafgrefi‘ori‘ delle fue Leggi.
Ciò -viencì- confermam’dalle Divine Scritture, che fon piene .di vpromefse e di minacce per la vitaetcrna.; Sica che. nel rfine dc’fecoli a’ .Giufii .farà detto dall’eterno Giudice .- ’Vem’texbeà nedifli, pafiidcn RegnumÙ‘c’. Edva’Reò Probì: Difcedite a me maledifii in ygnem eternum.«. Man/x. mg. 25.
Nè vale à dire-( come -dicon-color0 che voglion liberare i Reprobi dal. la pena eterna) che il fuoco farà eterno, ma non già la loro pena; poichè Ii rifponde .pcr prima, che {e queflo fuoco è fiato già cre’ato- da Dio, non per altro che per cafiigo de’ malfatto. ri, come dicono le Scritture: Igan fuuenfus cfl in furore meo‘. far. 15.14‘. .S‘i qui: in ’mc mm man/eri: Z, .- . colli-