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le grida di coloro che diventano pazzi. Per una raffinatezza di crudeltà li lasciano in mezzo agli altri perchè questi carnefici sanno per esperienza che non vi è nulla che turbi maggiormente e faccia vacillare la ragione che l’ascoltare, notte e giorno, gli urli strazianti dei fratelli di disgrazia.

Questo é il sistema carcerario inventato da Zanardelli, di conservare la vita dei condannati, onde sentono bene l’agonia, la pazzia, la morte.

Ed essendo proibito, reso impossibile il suicidio, come può darsi che Bresci, regicida, abbia potuto suicidarsi?

La dichiarazione, non chiesta, di coloro che hanno fatto l’autopsia del cadavere di Bresci, nella quale si dice che questi "non era stato soggetto di alcun cattivo trattamento", non prova nulla.

Perchè questa giustificazione per un uomo, quando, all’indomani del suo arresto, si era chiesto di ristabilire la pena di morte?

Impiccarsi ad una spranga della finestra? È facile dirsi, ma non ad eseguirsi.

Voglio ammettere che abbiano lasciato a Bresci ciò che non lasciano ad altri condannati: il fazzoletto.

Questo misura qualche centimetro quadrato. Tagliato in quattro striscie non può risultare che una lunghezza derisoria.

Togliete la diminuzione che ne viene dai nodi per attaccare le quattro striscie, il nodo scorsoio e quello per attaccarlo all’inferriata e ditemi quanto vi resta per impiccarsi. Tutto questo é previsto dai nostri umanitarii.

No, Bresci non si è impiccato perchè gli era impossibile. Non lo hanno impiccato perchè questo sarebbe stato un atto umanitario, di cui gli sbirri non sono capaci per altri condannati che non si chiamano Bresci.

I regicidi non li uccidono, ma al contrario,