Pagina:Botta - Supplemento alla Storia d'Italia.djvu/76


72


È noto a Vostra Serenità ed alle Loro Eccellenze che il moto prodotto da questa novità ha riscosso tutta intiera la nazione Veneta. Essa ha dovuto necessariamente credere che siffatte disposizioni erano unicamente dirette contro i Francesi, e quest’opinione si è talmente accreditata stante le perfide insinuazioni degli emigrati e dei partigiani dell’Inghilterra, che i caffè e le pubbliche piazze risuonano ancora delle più scandalose espressioni, malgrado delle replicate doglianze che ne sono state fatte e dei provvedimenti presi onde reprimerle.

Il Generalissimo dell’esercito Francese riguarda queste disposizioni come ostili, o come dettate da una fiducia ingiuriosa e contraria agl’interessi ed alla dignità della Repubblica francese.

Il Ministro di Francia ha ordine di chiedere a Vostra Serenità ed alle Loro Eccellenze una dichiarazione franca e leale intorno alla natura ed oggetto di questo movimento.

Egli debbe confidare nella sicurtà positiva data dal Senato al Direttorio esecutivo per mezzo del suo ambasciatore a Parigi, e ripetuta ogni dì dal Cav. Pesaro, della più ferma e costante amicizia della Repubblica di Venezia per la Repubblica francese; ma attende inoltre dalla sua saviezza che sia immediatamente posto fine ad un armamento, la continuazione del quale, giustificando i sospetti del Generale, lo determinerebbe a certi espedienti che troncherebbono in un momento quella buona intelligenza che i respettivi ministri dei due governi hanno con ogni sforzo cercato di mantenere sino al presente.

Egli pensa parimente che una risposta pronta e soddisfacente, da spedirsi incontanente al Generalissimo dell’esercito, sarebbe efficace a dissipare quelle idee svantaggiose che ha dovuto concepire, e ristabilirebbe la sua confidenza.

Lallement.