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avrete cacciato. Non lo perdete di mira un istante; la vostra attività e la maggiore celerità nel tenergli dietro possono sole annientar quest’esercito austriaco, che bisogna disfare. Andate, il riposo potrebbe esser funesto; altri allori vi restano a cogliere: se profitterete, siccome avvisate di voler fare, dei vantaggi che ne offrono le gloriose vittorie dell’esercito repubblicano da voi condotto, saranno spente del tutto le reliquie della perfida lega.
Il piano di guerra, che disegnato avete nella vostra lettera de’ 9, è degno dei Francesi e dell’esercito, che voi comandate e conducete alla vittoria: ma esso presenta ostacoli grandissimi, e difficoltà per così dire insuperabili. Siate certo perciò, che il Direttorio accoglie volentieri tutto ciò che se gli offre di grande e di utile alla Repubblica; se non che gli conviene ristringersi entro un cerchio meno ampio di quello, che gli proponete di percorrere, ed a cui lo ferma la imperiosa necessità di por fine alla guerra in questa campagna, non meno che il timore dei disastri che potrebbe trar seco un evento sinistro. Egli confida, è vero, nelle vittorie dell’esercito di Italia; ma quali conseguenze derivar potrebbono dall’entrare in Baviera per le montagne del Tirolo, e che sperare da una onorevole ritirata in caso d’infortunio? E come d’altronde con le forze che voi avete, e qualche mille uomini di più che il Direttorio potrà mandarvi, contener tanti paesi sottomessi alle nostre armi ed impazienti di ritirarsi lungi dall’azione della guerra? Quali mezzi avremmo noi di resistere, se la Corte di Turino, cui costringiamo alla pace, si lasciasse di nuovo circonvenire, e riprendesse le armi per tagliar le vostre comunicazioni?
L’attuale condizione delle cose in Italia ci richiama sulla vostra destra, o cittadino Generale. Prendasi dunque questa direzione, che ne conduca a scacciare i perfidi Inglesi, sì lungamente dominatori del Mediterraneo, e ponga in grado di riacquistar la Corsica, e ritoglier quei dipartimenti francesi al giogo della superba Casa di Brunsvich-Luneburgo. Su tal proposito, le intenzioni del Direttorio sono le seguenti.