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Aspetto il Generale Meerweldt. Io trarrò tutto il partito di cui sono capace dagli avvenimenti recentemente accaduti in Francia, dalle disposizioni formidabili nelle quali si trova la nostra armata, e vi farò conoscere la vera posizione delle cose, affinchè il governo possa decidere, e prendere il partito, che giudicherà a proposito. Non bisogna disprezzar gli Austriaci come si fa sembianza di farlo; essi hanno reclutato le loro armate, e le hanno organizzate meglio che mai. Ho date le disposizioni per incorporare alla Repubblica cisalpina il Bresciano e il Mantovano. Mi occuperò ancora ad organizzare la Repubblica di Venezia. Farò riordinare tutto in modo, che la Repubblica in apparenza non s’immischi di nulla.




Passeriano, 5 vendemmiale anno 6 (26 Settembre 1797)


CXVII - Al Ministro delle relazioni estere.


Io spettava, cittadino Ministro, per parlarvi del General Clarke che voi stesso me ne aveste scritto. Non indago se sia vero che questo Generale fosse stato spedito da principio per farmi la spia; se ciò fosse, io solo avrei il dritto di offendermene, ed io dichiaro che gli perdono. Io l’ho veduto gemere il primo su l’infelice reazione, che minacciava d’inghiottire la libertà colla Francia. La sua condotta nella negoziazione è stata retta, e leale: non vi ha spiegati grandi talenti, ma vi ha messo molta buona volontà, molto zelo, e anche una specie di carattere. Che si voglia toglierlo dalla negoziazione, forse si farà bene; ma non si deve rovinare sotto pena di commettere la più grande ingiustizia. Egli è stato protetto principalmente da Carnot. Quando si sa che da quasi un anno egli n’è lontano trecento leghe, presso di ogni uomo ragionevole ciò non può essere un motivo di proscrizione. Vi domando dunque istantemente per lui un posto diplomatico di second’ordine, e guarentisco che il governo non avrà mai a pentirsene. Egli è incari-