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corte di Vienna? Vi ricorderete, che l’Imperatore, trattando con la Repubblica come Imperatore, come Arciduca d’Austria, e come Re di Ungheria e di Boemia, deve cedere tutto ciò che in queste differenti qualità gli appartiene su la sponda sinistra del Reno: questa cessione importa la Contea di Falckenstein, il Frickthal, e le terre, e i dritti che la Casa d’Austria possiede su la sinistra del Reno al di sopra di Basilea. Il Direttorio intorno a ciò si rapporta alle istruzioni del 8, e 30 fiorile per le quali esso domanda inoltre le isole del Reno dipendenti dalla Brisgovia, e dal vecchio Brissac.

Non permetterete dunque veruna tergiversazione nè riserva intorno a ciò. L’Imperatore deve rinunciare similmente a tutti i dritti di sovranità pretesi, e sovente esercitati da esso, e dall’Impero sopra differenti Stati d’Italia, e dare il suo consenso perchè i Feudi imperiali nello stato di Genova sieno riuniti alla Repubblica per disporne. In quanto a’ debiti ipotecarj sul Belgio, farete tutti gli sforzi per conoscerli e per rigettarne quelli che avrebbero potuto contrarsi durante la guerra. Voi riceverete ben presto una mia lettera per un espresso che conoscete.

C. M. Talleyrand.




Passeriano il giorno 3 di complimento anno 6

(19 Settembre 1797)


CXV - Al Ministro delle relazioni estere.


Ho ricevuto, cittadino ministro, la vostra lettera confidenziale del 22 fruttidoro su la missione che desiderate di dare a Sieyes in Italia. Credo effettivamente come voi, che la sua presenza sarebbe tanto necessaria in Milano quanto avrebbe potuto esserla in Olanda, e quanto lo è a Parigi. Malgrado il nostro orgoglio, i nostri mille ed uno libricciattoli, le nostre arringhe a perdita di vista, e il cicaleccio eterno, siamo ignorantissimi nella scienza politica morale. Noi non abbiamo ancora defini-