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zione una pace stabile, e gloriosa, tale infine qual si attende dalla parte sana, e illuminata del popolo francese. Essa si trova nello stesso grado relativamente all’estero: io sono incaricato d’informarvi che si sta negoziando con la Prussia un alleanza offensiva, e difensiva; che questa negoziazione si porta innanzi con calore, e che il risultato, il quale ne attendiamo, potrebbe essere di natura da inquietare la potenza Austriaca. Di più è aperta con la Russia una negoziazione per un trattato di pace, che può avere una pronta riuscita. Cosi l’Imperatore è alla vigilia di avere un alleato di meno ed un nemico di più. Del resto queste condizioni non sono tali che l’Imperatore abbia dritto il dolersene. Egli perde il Belgio, e la Lombardia, che sono state conquistate su Lui, ed ottiene l’Istria, e la Dalmazia su le quali non può nè anche vantare i dritti della guerra. Ostendw, e Neuporto son dessi, paragonabili al porto Rosa, o al porto Quieto, o a quello di Pola? La marina di Venezia non tirava essa tutti i suoi legni di costruzione dall’Istria? I Dalmati non son dessi i migliori marinari del mondo? e la storia non attesta che l’impero dell’Adriatico ha sempre appartenuto alla potenza padrona dell’Istria, e della Dalmazia?
Vi ho detto di sopra, cittadino Generale, che le nostre convenzioni con la Repubblica cisalpina erano straniere alla pace con l’Imperatore; che questi non doveva intervenirvi in alcun modo, nè anche esserne consapevole. Quando sarà questione di trattare con questa Repubblica bisognerà modellarci sul nostro trattato con la Repubblica Batava per ciò che riguarda le truppe che vi si debbono ritenere. Voi porterete al maggiore possibile il numero di quelle che potrete lasciarvi. Il Direttorio v’invierà le istruzioni particolari, e dettagliate per istabilire le nostre relazioni con la Repubblica cisalpina; ed allora voi stipulerete come acquisto della Repubblica Francese le isole di Corfù, Cefalonia, Zante, Cerigo, e Tina; e allora forse vedrete che sia importante assicurarsi le città di Butrintò, Prevesa, Larta, e Vonizza. Con ciò non si metterà un freno all’ambizione dell’Austria, e non si metterà la Grecia al coperto di essere invasa dalla