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a Mantova, a Venezia, alla Terra-ferma, al Friuli Veneto, e che evacuerà Ragusi. La Repubblica francese non vuol nulla ritenere nel continente dell’Italia. In quanto alle Isole, gli accomodamenti che saranno fatti su di questo punto con la Repubblica Cisalpina, non riguardano l’Imperatore. L’Imperatore può indennizzarsi con l’Arcivescovado di Saltzbourg, ed il Vescovado di Passau. Egli cercherà in Germania, l’indennità del Duca di Modena, e del principe di Orange. La Francia darà il consenso a queste disposizioni. Ella è risoluta di conservare i limiti del Reno. L’Imperatore farà, su di ciò, così come Imperatore, che come Principe dell’Impero, una dichiarazione ch’esprima il suo consenso, e che non lasci più luogo a veruno equivoco. Evacuerà Ingolstad, Manheim, Magonza, Ebrenhreistein, Ulm, e Koenigstein.
Tal sarebbe, cittadino Generale, l’ultimatum del Direttorio, se tuttavia voi siete in grado di sostenere queste proposizioni. Se no, farete conoscere al governo ciò che potete ottenere dalla negoziazione. Voi avrete carta bianca. Ma non posso dirvi abbastanza quanto il Direttorio desidera, e quanto sia dell’interesse della Repubblica, che vi riuscisse far accettare gli articoli sopra indicati. L’Imperatore dev’essere intieramente allontanato dall’Italia: i suoi compensi debbono consistere in beni ecclesiastici secolarizzati in Germania, e noi dobbiamo prendere tutte le precauzioni perchè non possa egli esserci d’ostacolo nella pace con l’Impero. Ecco ciò a cui tendono gli accommodamenti proposti. Se l’Imperatore si ricusa a questa transazione ragionevole, e voi trovate la vostra situazione abbastanza forte, e sentite che la negoziazione non possa esser portata a buon fine, allora proseguirete il piano di espellere la Casa d’Austria dall’Italia. Il Direttorio attualmente si trova in situazione di proporre una pace fondata non sopra preliminari conchiusi con precipitazione, ma su le convenienze naturali, e sopra i limiti permanenti delle due potenze.
La Repubblica è già consolidata nell’interno, ed il governo abbattendo la fazione, che favoriva l’Austria, si trova padrone delle riserve necessarie per dare alla na-