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Parigi, 2 Fruttidoro anno 5 (19 Agosto 1797)


CXI - Al Generalissimo.


Ho ricevuto l’altro jeri, 30 termidoro, cittadin Generale, con la lettera che mi avete indirizzata, la vostra risposta alle cinque note dei ministri dell’Imperatore. Io l’ho trovata, come tutto ciò che vien da voi, energica, nobile, precisa, e luminosa. A questo modo convien che parli Bonaparte: a questo modo voi sapete anche co’ vostri scritti far rispettare la Repubblica. Io l’ho immantinente comunicata al Direttorio; esso ne ha ricevuta la stessa impressione, e desidera che io ve lo comunichi. Non dubito che le disposizioni più concilianti, che annunzia il Baron di Thugut nella lettera che vi ho già inviata, non sieno, in più gran parte, il risultamento della vostra risposta. La vostra fermezza ha senza dubbio imposto alle sue pretenzioni. Voi saprete, del resto, apprezzare il suo nuovo linguaggio.

Col corriere di oggi indrizzo a voi, ed al General Clarke una lettera, il di cui contenuto il Direttorio desidera che sia presente al vostro spirito durante la negoziazione. Ve lo ripeto, queste non sono che vedute, delle quali tirerete il miglior partito, che vi sarà possibile, e non già degli ostacoli. Alla fin de’ conti il Direttorio vi lascia un campo libero per la pace: essa è d’altronde nei voti di tutti i Francesi, e conchiusa da voi, essa sveglierà il loro entusiasmo. Non saprei dirvi abbastanza, cittadino Generale, sino a qual punto, il mio amore per il ben pubblico, si confonda con la mia confidenza nei vostri lumi, col mio rispetto per la vostra gloria, e col mio attaccamento per la vostra persona.

C. M. Talleyrand