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Al levarsi del Sole il General Baraguay vi fece la sua entrata: vennero al nostro rincontro sette barche piene di patriotti, avendo il Maltese alla lor testa; egli aveva fin dalla notte occupata la piazza di San Marco con 400 dei suoi, come pure altri luoghi diversi; la gioja di questi individui era viva, e parlante; essa faceva contrasto con l’aspetto tristo della città.
Da quel momento regna ancora in Venezia la calma dello stupore che siegue i grandi avvenimenti; un solo è il partito che vi si mostra, e si pronunzia: ecco perchè le notizie che potrei raccogliere non sarebbero molto interessanti; ma tra pochi giorni spero darvene delle più esatte. Avrò il tempo di gettare un colpo d’occhio su la difesa della città, su la sua posizione, e su le sue forze marittime; cercherò anche di scernere i chiari oscuri che offrirà l’opinion pubblica, e di raccogliere delle note sugli individui distinti, o colpevoli. Finito questo lavoro, ve ne spedirò il sommario, e mi affretterò a raggiungervi.
Sulkowski.
Dal Quartier Generale di Montebello, 30 Fiorile anno 5
(19 Maggio 1797)
C - Al Direttorio esecutivo.
Voi troverete qui annesso il trattato che ho conchiuso con Venezia, in conseguenza del quale cinque a sei mila uomini sotto gli ordini del General Baraguay d’Hilliers han dovuto prendere il giorno 27 possesso della città. Ha avuto molti fini nel conchiudere questo trattato.
1. Di entrar nella città senza difficoltà; aver l’Arsenale e tutto in nostro possesso, e poterne estrarre tutto ciò che ci conviene, sotto il pretesto dell’esecuzione degli articoli segreti.
2. Di trovarci in grado, se il trattato di pace con l’Imperatore non fosse eseguito, di riunire a noi, e vol-