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sivo, che n’è stato fatto da diversi officiali superiori sino al mio arrivo, han messo il colmo all’anarchia, ed han favorito le depredazioni. Infatti il Monte di Pietà di Verona, ov’eran custoditi più di 50,000,000 di effetti, come pure quello di Vicenza, sono stati votati con tanta celerità, che non si son dati neppur la pena di aprir le porte: esse sono state forzate. L’ambiziosa avarizia degli appaltatori non ha permesso che si osservasse neanche un’apparenza di forma. Ho spedito a Vicenza un Commissario di guerra con un officiale istruito, per riunirsi alle autorità costituite, e procedere all’inventario di ciò che ci rimane. A Verona, ho similmente domandato un Commissario di guerra all’Ordinatore per procedere, alla presenza di un officiale, di un membro della municipalità, e del custode del Monte di Pietà, all’inventario degli effetti rimasti. Sembra, dietro il loro rapporto, che gli oggetti rimasti non oltrepassino ciascuno il valore di 50 franchi, di cui avete disposto nell’articolo 3 della vostra ordinanza; resterà dunque pochissima cosa alla Repubblica francese. Sono informato che il General Victor ha fatto arrestare il Commissario di guerra Bocyquet autore di questa dilapidazione. Non dubito, che tradotto innanzi al consiglio di guerra, egli non comprometta de’ cittadini che occupano de’ gradi superiori nell’armata. La campagna non è stata risparmiata: l’incendio, il furto, le requisizioni generali, e particolari, che si sono imposte arbitrariamente e senza autorizzazione legale, hanno spopolato molti villaggi, e ridotto alla disperazione delle famiglie, che in questo momento sono vaganti. Il disordine è arrivato sino a tal punto, che gli officiali, ritornando da’ depositi, o attirati dall’esca del saccheggio, si sono elevati in comandanti di piazze, e vi hanno esercitato atti riprovati dalla giustizia, dall’onore, e dalla severità della disciplina militare.

Il quadro degli atti arbitrarj commessi su le famiglie ricche di Verona è ancor più dispiacevole: si son presi con riquisizioni scritte e firmate sino a 6,000 franchi, e si è ricusato di rilasciarne ricevuta. Per 8 giorni i mercanti di dettaglio sono stati esposti a perdere panni, te-