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che comprende la Repubblica cispadana, di Venezia, e degli stati ceduti dall’Imperatore. Il Direttorio si rapporta a ciò che ha precedentemente osservato al Generale in capo su i principj che debbono essere adottati per questa organizzazione. Cioè, riunione di Venezia alle tre Legazioni, adottando la constituzione Cispadana, o vero riunione di Venezia alla Repubblica lombarda aumentata di tutto ciò, che formerebbe la Repubblica cispadana, adottando una constituzione analoga: o vero in fine, in caso che i Veneziani vi si ricusassero, riunione delle repubbliche Cispadana, e Tanspadana per formare una sola Repubblica, di cui Pizzighettone sarebbe il capo luogo. Il Generale in capo, in tutti casi, si occuperà prontamente dell’organizzazione repubblicana. Sarà utilissimo comprendere negli articoli segreti ciò che concerne Venezia, e altri oggetti importanti, usando della più grande attenzione perchè questi articoli non contengan nulla che sia distruttivo degli articoli pubblici, siccome è prescritto dall’articolo 332 della nostra Costituzione.

Conviene esigere che l’Imperatore garantisca in perpetuo l’indipendenza della Repubblica lombarda, e di stipulare per la Repubblica francese la facoltà di tenervi un corpo di truppe di 25,000 uomini, secondo le convenzioni che potrebbero essere stipulate su di ciò tra le due Repubbliche. L’esempio di ciò, che è accaduto nella Repubblica batava, prova con quanta efficacia questo corpo di truppe contribuirebbe a mantenervi la tranquillità interna, ad imporre un termine alla rivoluzione, e sotto questo punto di veduta l’Imperadore stesso ha l’interesse che vi sia stabilito. Questo corpo di truppe, se la Repubblica francese vorrà fornirlo, resterà a carico della Repubblica lombarda. Si è preteso che l’Imperatore avesse dato il Belgio per ipoteca di prestiti, ch’egli ha fatti in Inghilterra in questi ultimi anni. I Generali Bonaparte e Clarke faranno inserire nel trattato una dichiarazione espressa che la Repubblica francese resterà sgravata di ogni debito ipotecario contrattovi durante la guerra presente; ed essi avranno tanta maggior ragione d’esigerlo, per quan-