Pagina:Botta - Supplemento alla Storia d'Italia.djvu/185


181

te interessato ad assicurarne la prosperità, la potenza, e la durata.

Un altro motivo, che dee prolungare ancora per qualche tempo il vostro soggiorno in coteste contrade, è la pubblicità che il Governo veneziano ha dato al suo odio contro la Francia. Prendete verso lui tutte le misure di sicurezza che autorizza l’insurrezione che si manifesta; andate se bisogna, fino a Venezia, e rendeteci conto delle vostre disposizioni, onde istruire il Corpo Legislativo della necessità in cui vi sarete trovato di agire ostilmente verso questa perfida potenza.

Letourneur Presidente.




Dal Quartier Generale di Milano, il 17 fiorile anno 5

(6 Maggio 1797)


XCV - Bonaparte Generale in capo dell’armata d’Italia ordina.


Art. 1. La Città di Verona pagherà una contribuzione di 12,000 zecchini, che saranno impiegati per le spese dell’armata.

2. Essa pagherà inoltre una contribuzione di 50,000 zecchini, che saranno distribuiti tra tutti i soldati ed officiali, che si son trovati assediati ne’ Castelli, e coloro che formarvano la colonna mobile, la quale si è impadronita della Città.

3. Tutti gli effetti che si trovano nel Monte di Pietà, e che hanno un valore al di sotto di 50 franchi, saranno restituiti al popolo. Tutti gli effetti di un valore superiore saranno sequestrati a benefizio della Repubblica.

4. Verona non essendo né la strada dell’armata, né il soggiorno di alcun deposito, egli è proibito espressamente di pagare qualunque somma, sotto pretesto di effetti perduti, sia agli Amministratori, sia a’ militari; non sarà ammesso, così nella contabilità in denaro, che in quella in generi, alcun deficit giustificato con le perdite fatte a Verona.