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senza manifestarne alcun risentimento tutto quello, a cui non potrei oppormi senza un disturbo. Credo che fra breve mi si darà la risposta in iscritto, la quale ormai è stata differita per quarantaquattro giorni. Se il Direttorio avesse voluto che io fossi entrato in trattative, esso mi avrebbe date le sue istruzioni sopra i punti fondamentali. Che mai si ha in mente di stipulare intorno a Bologna, ed a Ferrara? Che si vuoi rilasciare, o concedere degli antichi dritti, e prerogative di cui godeva in Roma la Francia Cattolica? Sopra quali basi, e quali principj stabilire la riconciliazione, e l’amicizia? Io sento dire a tutto il mondo che non ci ha nulla di sì facile quanto la pace di Roma, ed io non conosco nulla di più difficile. Le condizioni dell’armistizio sono ratificate di una maniera che non lascia al Papa verun pretesto di allontanarsene. Qui vorrebbero esentarsene, o almeno ottenere che fossero sommamente raddolcite.
Il Principe di Belmonte scrive da Parigi, che avendo parlato sovente in favor di Roma al Direttorio, questo abbia risposto, che ad onta di tutto ciò ch’era accaduto, la pace avrebbe potuto aver luogo, se si fosse cominciato dall’eseguire le condizioni dell’armistizio, e che si accorderebbero delle dilazioni al pagamento delle somme convenute. In seguito di queste buone parole, si crede che noi andrem cedendo, e perciò non si pensa che ad ottener sempre cose maggiori. Le Corti hanno delle spie da per tutto incaricate a penetrar la nostra politica. Si cerca parimente di preparar la nostra rovina; e siccome ignoro ciò che il Direttorio avrà potuto decidere in seguito de’ miei lunghi dispacci, e non conosco il suo piano relativamente a Roma, se sorgesse una circostanza favorevole, non ardirei profittarne per combinare un accomodamento. Sono assicurato, che attualmente è in Napoli un inviato di Vienna con pieni poteri, per far rompere al Re di Napoli il suo trattato di pace. Io conosco il carattere timido di Acton; so che la sua armata è desolata da una terribile malattia epidemica: egli non ardirà muoversi; ma è molto facile che la Regina, messa secretamente d’accordo con lui, gridi ch’ella ha in or-