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si cerca di sedurre i miei segretarj fino nella mia anticamera? Gli agenti militari son tutti ladri. Uno chiamato Valeri è sotto processo a Milano, gli altri son fuggiti. Il cittadino Faypoult, vostro ministro, Poussielgue segretario, e Sucy commissario ordinatore, uomini da bene, sono testimoni delle ladronerie che la compagnia Flachault commette a Genova. Ma io sono obbligato a partire domani per l’esercito: grand’allegrezza per tutti i ladri che un colpo d’occhio sull’amministrazione mi ha fatto conoscere. Il pagatore dell’armata è un uomo da bene, ma un poco limitato; il registratore è un ladro, come mostra la sua condotta a Bologna. Le denunziazioni di animo, e di coscienza, come quelle di un Giury. Voi capite che il mio carattere non me le permetterebbero, se io avessi tempo di riunire le pruove materiali contro ciascuno di essi: si ricuoprono gli uni con gli altri. Desgrandes agente dei viveri è intelligente, ma sarebbe più necessario Saint-Maime uomo di merito, e di considerazione. Il servizio si farebbe, e voi risparmiereste molti milioni: vi prego a mandarcelo. Finalmente vi bisognerebbero per agenti non dei maneggiatori di aggiotaggio, ma degli uomini che avessero una gran fortuna, ed una certa fermezza. Io non ho che degli spioni. Non vi è un agente nell’annata che non desideri la nostra disfatta, e uno che non abbia corrispondenza coi nostri nemici; quasi tutti hanno emigrato sotto un pretesto qualunque: essi manifestano il nostro numero, e distruggono il prestigio delle nostre forze. Così io mi riguardo più da loro che da Wurmser. Io non ne ho meco giammai: nelle mie spedizioni ho nutrito la mia armata senza di essi, ma ciò non impedisce loro di fare i conti a lor modo.




Dal Quar. Generale di Milano il dì 26 vendemmiale anno 5

(17 Ottobre 1796)


LXI - Al Direttorio esecutivo.


Bologna, Modena, Reggio, e Ferrara si sono riunite