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Gran merito è della stampa aver fatto opera di preparazione prima e di aver temprato poi il Paese a quella calma, a quella serenità che serba dai primi giorni dell’impresa nostra: gran merito fu aver mantenuto questa serenità anche nel maggio scorso, quando parve per un istante che la sorpresa nemica fosse per arrestare il corso delle nostre vittorie.
In quei giorni la stampa rese uno dei più grandi servigi al Paese, perchè ha mantenuta ferma la saldezza degli animi, sicura la fede nei destini d’Italia.
Oggi è giorno di vittoria. La vittoria ha secondato le armi nostre e continuerà a secondarle. Gran plauso meritano i capitani il Duca di Aosta per la gloriosa conquista di Gorizia e grandissimo plauso i soldati.
Ma i momenti ardui non sono finiti. Abbiamo la vittoria; ma le altre vittorie ci saranno contrastate. Noi dobbiamo giungere fino alla conquista totale delle aspirazioni italiane, noi dobbiamo ottenere che dovunque la nazionalità italiana nella lingua, nella storia e nelle anime vive, sventoli il tricolore!
Noi dobbiamo mantenerci stretti e concordi coi nostri alleati, perchè insieme con essi noi vogliamo il trionfo della civiltà, di quella civiltà che non consiste soltanto nella cultura, ma che consiste in tutto ciò che forma la elevazione dello spirito e la purezza dell’animo; ciò che non avviene in quei paesi in cui, mentre la scienza progredisce, vengono dimenticati i diritti dell'umanità.