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lesati, come li ringrazio per la benevole e larga accoglienza che fecero a me e ai miei colleghi.
Pareva dapprima che l’amico Muratori mettesse alla sua fiducia qualche riserva: ma egli si è limitato a volgere un saluto al mio predecessore, saluto al quale si è unito anche il senatore Morra, saluto che io ho anticipato nelle comunicazioni del Governo e che risponde pienamente al mio pensiero e all’animo mio. (Approvazioni vivissime).
Il senatore Muratori con la sua fervida eloquenza rammentò la benevolenza ch’ebbero per me Francesco Ferrara, il maestro incomparabile, e Francesco Crispi, nel quale s’impersonò tanto entusiasmo patriottico e s’impersonò tanta storia del risorgimento italiano. Io caldamente ringrazio l’on. Muratori per i ricordi che vivono e vibrano prediletti nell’animo mio.
Non discutiamo oggi, on. Muratori, una tesi costituzionale. Che cosa significa un Ministero nazionale? Significa in questo momento un patto di concordia per la la santità della Patria, significa un Ministero nel quale uomini di tutti i partiti e di tutte le tendenze operano concordi per la guerra e per la vittoria. (Applausi).
Non è un capitolo di diritto costituzionale, è un fatto politico sorto con intento salutare per la patria: do perciò al senatore Muratori la risposta stessa che diedi al deputato Treves che aveva il medesimo scrupolo di ortodossia costituzionale che manifesta oggi l’on. Muratori. (Ilarità, denegazioni del senatore Muratori).
Ringrazio il senatore Pellerano per il discorso suo di patriottica ispirazione e di piena fiducia nel Ministero.