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E mentre io queste cose andavo immaginando e pensando, studiosamente seguivo le idee del Senatore Marconi, il quale, come usano gli uomini pari suoi, non s’indugiò nella sterilità della critica, ma dai fatti presenti trasse gli insegnamenti per l’avvenire. E dei suoi insegnamenti rispetto ai noli e al carbone terrà grande conto il Governo, e delle risorse non abbastanza conosciute d’Italia si farà il Governo rivelatore e propagatore, come egli mostrò di desiderare quando accennò che come si è rivelata un’Italia mirabilmente spirituale, così mestieri è che si riveli meglio l’Italia delle proprie risorse naturali ed economiche. Come si rivelò l’Italia spirituale ben mostra di conoscere il Senatore Marconi. L’anima del nostro Paese fu sempre tale: tacita, quando i grandi avvenimenti non si verificano, ma mai illanguidita, mai spenta, poiché o scoppi la grande rivoluluzione francese, o dopo lunga posa giunga il 48, o dopo lunghi anni in cui pareva vinta la nostra gioventù da un senso materialistico anziché dai nobili entusiasmi, sopraggiungano avvenimenti di magnanima ispirazione come quelli cui assistiamo, e l’anima italiana che non si spegne mai nè illanguidisce, risorge dalla terra, come a dire dalla sacra madre italica e compie i miracoli che ci fanno gloriosi e cui applaude tutto il mondo civile. (Applausi vivissimi).
Il Senatore Marconi desidera che in Inghilterra meglio si conosca ciò che noi facciamo per reciproca solidarietà e che in Italia meglio delle opere della solidarietà inglese si abbia conoscenza. Anche a ciò si può provvedere, ma io penso che una parola sola del senatore Marconi, detta in Inghilterra, varrà meglio di molte pubblicazioni che possa fare il Governo.