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nistero che, io vorrei dire, personifica quell’eloquenza patriottica che più volte l’onorevole Cappa ha fatto risuonare in quest’aula. Ed ecco come concepisco il Ministero nazionale. (Commenti).

E perciò chi non sente la nostra guerra, chi non sente tutta la santità della nostra guerra, - tutti sentono la guerra nel desiderio che il paese vinca, - chi non sente la guerra ardentemente, non può sentire che cosa sia il Ministero nazionale, perchè esso è il Ministero della concordia per la guerra e per la vittoria. (Vive approvazioni — Applausi).

Ed allora così essendo, l’onorevole Treves mi concederà di dirgli che egli ha spostato la questione. Io sono uso a seguire studiosamente i suoi discorsi perchè, quando lo intendo, mi pare di leggere, come in anni passati, le polemiche di Marx ove dalla realtà dei fatti, sorge l’ideologia e dall’antitesi scaturisce la critica. E da Marx mi pare singolarmente temprato il nobile e forte ingegno dell’onorevole Treves, che ben so per altro consapevole e partecipe degli svolgimenti e delle variazioni onde la dottrina del maestro prosegue.

Egli ha descritto che cosa sia il Governo costituzionale parlamentare in sé, secondo la concezione sua, e poi ha detto che la concordia è la negazione di questo Governo. Così egli ragionava elevando il suo assunto alla dignità essenziale di un principio necessario indeclinabilmente e con magistrale ed eloquente ideologia oltrepassava il fatto presente.

E quando mi condannò come eretico del diritto costituzionale io sentii entro me stesso quasi uno sgomento, ma subito pensai all’Inghilterra e all’esempio che di