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di guerra, sarà mantenuta in quei limiti che il senso giuridico e patriottico dell’onorevole Orlando saprà tracciare a stabilire; (Commenti).

Se c’è qualche equivoco, lo spiego... (No! no!) Rispetto agli internati l’onorevole Turati fece due specie di questioni: una generale e una di immediata esecuzione.

Quanto alla questione generale nulla c’è da ripetere oltre quanto la Camera ha già consentito in un voto precedente. Egli, intanto, immediatamente, domanda che siano tratte al vero, sincero, pieno effetto le promesse fatte dall’onorevole Salandra. Ora io posso assicurare, a nome di tutto il Governo e del ministro Orlando in particolare, che quelle promesse date dal ministro Salandra saranno, se già non lo furono, pienamente eseguite.

Di politica estera parlarono parecchi colleghi. Non nomino alcun deputato in modo particolare, perchè non vorrei dimenticarne qualcuno. Si disse che il mio collega degli esteri è un ministro muto. (Si ride). Ne io vorrei essere al suo fianco un ministro loquace. (Si ride). Ma la Camera sa che il mio collega se ha muta la favella, ha eloquentissimo l’animo quando si tratta di sentire, di far sentire la grandezza della patria e di difenderla altamente. (Applausi).

La Camera sa che il ministro degli esteri se tace lungamente, quando esce dal suo silenzio, diffonde per l’Italia e per il mondo quel Libro Verde, che fu il più grande documento della nostra guerra. (Applausi).

Posso rispondere all’onorevole Treves che gli impegni già presi rispetto agli accordi economici per i tempi dopo la guerra, saranno mantenuti.