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CAPITOLO II


Formazione e prime manifestazioni parlamentari

del Gabinetto Boselli


La guerra seguitò nell’inverno del 1915 e del 1916 a svolgersi felicemente. Ma verso la fine della primavera del 1916 il nemico tentò quella che esso si compiaceva di chiamare spedizione punitiva. Questa si svolse nel Settore del Trentino, ma fu ben presto fermata dal valore delle armi italiane.

Se non che eventi vari contribuirono in quei giorni a determinare la caduta del Gabinetto Salandra.

Apparve allora necessario chiamare a collaborare nella grande impresa tutti i partiti, formando un Ministero di concordia nazionale.

La designazione spontanea che sorse subito nel cuore e nella mente degli italiani fu che la composizione e la direzione di tale Ministero fosse affidata all’uomo che, per la sua alta autorità morale, per il suo incomparabile patriottismo, appariva unicamente adatto alla nobilissima impresa.

Fu così che la figura politica di Paolo Boselli si illuminò di nuova luce.

Egli fu nominato Presidente del Consiglio il 18 giugno 1916. Con Decreto Reale del giorno successivo furono nominati i suoi collaboratori:

On. Sonnino per gli Esteri, Colosimo per le Colonie, Orlando per l’Interno Sacchi per la Grazia e Giustizia, Meda per le Finanze, Carcano per il Tesoro, Morrone per la Guerra, Corsi per la Marina, Ruffini per l’Istruzione, Bonomi per i Lavori Pubblici, Arlotta per i Trasporti, Raineri per l’Agricoltura, De Nava per l’Industria e il Commercio, Fera per le Poste e Telegrafi: furono Ministri senza portofoglio: gli On. Leonardo Bianchi, Bissolati, Comandini e Scialoja Vittorio.

Alla ripresa dei lavori parlamentari, avvenuta il 28 giugno 1916, il Presidente del Consiglio, On. Boselli, presentò il Ministero con le seguenti comunicazioni del Governo:


Onorevoli deputati! (Segni d’attenzione). Non è tempo di programmi, ma è tempo di opere, onorevoli signori. I propositi del Ministero, nel cui nome ho l’onore di3 –Discorsi di guerra