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tutta la gente italiana sarà perpetuamente unita nella libertà della Patria (Prolungati applausi).

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Sulla guerra l’On Boselli riprese la parola nella prima seduta (9 agosto 1915) della sessione autunnale dello stesso Consiglio, inviando all’Esercito il seguente saluto:

BOSELLI, presidente: Grato, sommamente grato è tutto l’animo mio al rinnovarsi della vostra fiducia, tanto ambita per l’alto ufficio che mi onora, tanto cara per l’affetto vostro prezioso.

E crescono oggi i motivi della mia gratitudine, del compiacimento mio, perchè, eletto da Voi e interprete vostro, mi è dato rivolgere il saluto della Provincia di Torino ai soldati italiani che gloriosamente combattono.

Soldati meravigliosi! Per il patriottico entusiasmo, per l'ardimentoso valore. Meravigliosi soldati! Non misurano i pericoli, spregiano le insidie e compiono i miracoli! Vincono dove parevano inaccessibili le asprissime vette, i formidabili ripari, dove pareva che fosse un sogno la vittoria: meravigliosi soldati! Muoiono intrepidi col nome d’Italia sul labbro, e, feriti, anelano di tornare alle concitate battaglie (Applausi!).

Vengono dessi da ogni contrada della penisola ad affermare la grande unificazione dell’eroismo nazionale, a suggellare sublimemente la unanimità dell’anima italiana per i diritti e per l’avvenire della Patria.

La tempra italiana, la tempra dell’Italia tutta appare e vale nel suo fortissimo vigore, nella generosità dei suoi impavidi impulsi. Si combatte per restituire alla Patria