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PRESIDENTE. Essi hanno rinunziato ai loro ordini del giorno. Gli ordini del giorno svolti e non ritirati sono quelli degli onorevoli Giacomo Ferri, Gotugno, Ciriani, Modigliani, Monti-Guarnieri, Alessio, Toscano, Marazzi, Gasparotto e Centurione.

Vi sono poi altri quattro ordini del giorno, che furono presentati dopo chiusa la discussione generale; o da deputati che avevano parlato in detta discussione, e che quindi a termini del regolamento, non possono essere svolti; e sono: quelli dell’onorevole Chiesa, degli onorevoli Bussi e Brunelli, dell’onorevole Ciccotti, ed infine quello degli onorevoli Dari, Baccelli e Pala, il quale è così formulato:

«La Camera, udite le dichiarazioni del Governo, passa all’ordine del giorno». BOSELLI, presidente del Consiglio. Gli ordini del giorno degli onorevoli Cotugno, Alessio e Pantano sono favorevoli al Ministero. Quello dell’onorevole Marazzi, il quale dichiarò che darà il suo voto favorevole, ha bensì intonazione di fiducia per il Governo, ma non posso accettarlo: perchè l’onorevole deputato espose varie riserve e fece comprendere che non approvava l’opera di tutti i ministri.

Accetto l’ordine del giorno degli onorevoli Dari, Baccelli e Pala e prego gli altri proponenti di ordini del giorno favorevoli ad associarsi ad esso. Prego la Camera di votare l’ordine del giorno degli onorevoli. Dari, Baccelli e Pala, il quale esclude ogni dubbiezza su una fiducia piena ed intera nel Governo. (Approvazioni).