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Proseguiremo a mantenere salda la politica interna ai supremi fini della Patria, come testè ho accennato; e faremo tutto quanto può meglio conferire a tenere alto lo spirito nazionale. Procureremo di rendere sempre più efficaci gli elementi principali della vita economica e della vita sociale; tenderemo a semplificare sempre più gli ordinamenti dello Stato, per quanto sia possibile in tempo di guerra, ove ogni giorno arreca una nuova necessità e spesso una nuova complicazione governativa. E infine avremo la mente vigile e l’opera previdente rispetto a ciò che occorrerà dopo la guerra, specialmente in quella sfera d’azione cui si riferisce il disegno di legge dell’onorevole Pavia, e per quella marina mercantile, della quale parlò con tanta competenza l’onorevole Salvatore Orlando, e che è davvero un interesse essenzialissimo per l’Italia nostra; perchè l’Italia, o sarà una grande nazione marittima o non sarà una grande nazione. (Approvazioni).

Quanto a me, onorevoli deputati, se mi confermerete la vostra fiducia, seguiterò a congiungere sempre più e più fortemente le varie esplicazioni di tutta l’opera governativa al raggiungimento dei supremi intenti dell’impresa nazionale e alla preparazione di quella pace sola possibile, onorevole Pala, di quella pace la quale adempia ai voti e sancisca i diritti di tutta l’Italia. (Applausi). Io ispirerò tutta l’anima mia all’anima del Paese nostro, il quale sempre più si va sublimando non più solo per le tradizioni gloriose dei tempi che furono, ma per le magnanime gesta dell’ora presente. Vi è nei cuori una fiamma eterna come la santità della Patria, e questa fiamma non si spegne e neppure